Firenze si conferma città stregata per l’Olimpia. Il quarto di finale con Bologna chiude subito la Coppa Italia di Milano, dopo 12 successi consecutivi contro la Virtus. Milano parte bene, anche benissimo nel primo quarto ma poi si smarrisce, non trova mai la via del canestro, specie dall’arco, per rimediare prova ad “abbassarsi” tante volte ma non si sblocca, con troppi uomini sotto le loro possibilità così perde e deve leccarsi la ferita e pensare subito alle prossime due gare, ambedue di EuroLeague, con il Maccabi a Milano e poi a Mosca con il Khimki prima di tornare in campo a difendere il primato in campionato. La beffa è che il pareggio finale di Brooks è cancellato dall’instant-replay. Finisce 86-84 per Bologna.

IL PRIMO TEMPO – La Virtus segna il primo canestro con un reverse di Cournooh, poi è parziale di 9-0 Olimpia con un fade-away e poi una tripla di Nunnally mentre Micov, giocando in isolamento, forza subito due falli di Punter sfruttando il mismatch. Coach Sacripanti aggiusta il quintetto inserendo Martin. Dopo il time-out, piazza un 6-0 che la riavvicina a meno uno. Anche Martin spende due falli su Micov, anche se Vlado “grazia” l’avversario con un inusuale 0/4 dalla linea. Per allungare ancora, Milano si affida ad un’entrata di Brooks, una tripla di Nunnally e un “runner” di Burns. Il parziale è di 7-0 e vale il 20-12. Bologna passa a zona per abbassare il ritmo. Brooks la buca con una penetrazione, poi Aradori segna la tripla che chiude il primo quarto con l’Olimpia avanti 22-17. Bologna però aggredisce meglio il secondo quarto, prima con Aradori poi con M’Baye mentre Milano smarrisce un po’ di precisione al tiro. Un’entrata con fallo di M’Baye riporta avanti la Virtus dopo due minuti. Il momento difficile prosegue dopo la momentanea parità. Aradori con una delle sue sfuriate spinge Bologna cinque punti avanti. Kuzminskas e Micov rispondono con due canestri di forza, poi Kuzminskas impatta dall’arco e Nunnally in transizione firma il nuovo vantaggio Olimpia sul 36-33 quando in campo il centro nominale è Jeff Brooks. La Virtus risponde ancora alimentando il gioco interno di Moreira poi con una tripla di Cournooh mentre l’Olimpia finisce il quarto male in attacco e va sotto 41-36.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia soffre anche in avvio di terzo quarto. Incassa la tripla di Taylor e tocca il meno otto, mentre Mike James non trova ritmo al tiro. Nunnally con una prodezza e Brooks da tre ricuciono a meno tre ma solo per un attimo. Poi segna Taylor dall’arco, Cournooh in entrata ed è meno 10 con time-out immediato di Coach Pianigiani. Cinciarini prova a mettere ordine in attacco, ma sono due canestri di energia di Micov e Burns a riportare Milano a meno sei, in una serata strana anche dalla lunetta dove a sbagliare sono anche gli specialisti. Una tripla di M’Baye in un terzo periodo molto nervoso, con errori al tiro inconsueti a dir poco, più un libero di Qvale determinano il massimo vantaggio Virtus di 11 punti. Alla fine del terzo è 63-54 Bologna. Aradori scava il +12 dopo un minuto e mezzo di errori nel quarto periodo. Il canestro della Virtus sembra stregato. Quando James dopo un time-out completa un gioco da tre punti, il “premio” è una tripla di tabella di Taylor. Con un quintetto “small”, tre guardie, Micov da 4 e Brooks da 5, l’Olimpia trova qualche buon possesso difensivo e con cinque punti consecutivi di Micov si riavvicina a meno sei obbligando Coach Sacripanti al time-out. Al rientro, manca l’energia per completare la rimonta. Un gioco da tre punti a rimbalzo di Moreira spinge Milano a meno 11. L’Olimpia ci riprova ancora con cinque punti rapidissimi di James, poi una palla rubata che però non frutta punti. Il tentativo finale di recuperare la vittoria è disperato, ma Milano qui è anche “piccola”, concede un rimbalzo offensivo sanguinoso e va sotto di sette. Continua a lottare, recuperando palloni su palloni, poi arrivano due bombe di Jerrells e il canestro sulla sirena di Brooks che sarebbe quello del pareggio ma è annullato dall’instant-replay.

Fonte: Ufficio Stampa Olimpia Milano