Il debutto nella Serie A UnipolSai di Jordan Mickey (Virtus Segafredo Bologna) è stato impattante sotto ogni punto di vista. Questo ha permesso al centro statunitense di essere scelto dai tifosi come miglior giocatore del primo turno superando la concorrenza di Jaron Johnson (Openjobmetis Varese) e Wayne Selden (Tezenis Verona).

L’importanza sul parquet del texano non la si scopre certo oggi: il nativo di Dallas è un noto risolutore di problemi e questo lo si era visto anche in occasione della Supercoppa. Il suo apporto sui due lati del campo ha contribuito a spingere la Virtus Segafredo Bologna alla rimonta sia in occasione della finale giocata con la Dinamo Sassari sia nella sfida del PalaBarbuto contro la GeVi Napoli. Al suono della sirena, Jordan Mickey riempie il tabellino in ogni voce facendolo con facilità disarmante e lasciando solo le briciole agli avversari che fino a poco prima pensavano di essere riusciti nell’impresa della domenica. In 30 minuti sul rettangolo di gioco il classe 1994 ha messo a referto 23 punti, frutto di un 8/11 al tiro dal campo e del 60% a cronometro fermo (6/10); sotto le plance si è fatto trovare regolarmente pronto catturando 5 rimbalzi, ma contribuendo anche con una stoppata per scacciare via i brutti pensiero dell’ennesimo canestro partenopeo. A testimonianza del grande contributo a tutto campo Mickey ha registrato 2 recuperi e lanciato a canestro per 3 volte i suoi compagni per un 30 complessivo nel dato della valutazione.

Abituato ai grandi palcoscenici della Eurolega – su cui per altro tornerà in scena in divisa Virtus Segafredo Bologna – il numero 25 dei felsinei non è nuovo ai trofei di MVP: poco meno di una settimana fa è arrivato quello delle finali di Supercoppa e solo qualche mese fa il suo exploit nella gara-7 tra Zenit San Pietroburgo e CSKA Mosca gli ha permesso di alzare anche la palma di MVP dei playoff della VTB League. Nonostante la scelta al Draft NBA (numero 33 dopo i due anni a LSU) e qualche anno da girovago tra Boston Celtics e Miami Heat, la pallacanestro europea è senza dubbio cucita su misura per il suo profilo tecnico e tattico. La Virtus Segafredo potrebbe avere aggiunto a roster uno dei futuri candidati al premio di miglior difensore dell’anno – riconoscimento vinto al termine della stagione 2021-2022 con lo Zenit San Pietroburgo – e sotto l’egida di coach Sergio Scariolo non vi è dubbio alcuno sul tipo di impatto che potrà offrire anche in campo europeo presidiando l’area come un guardiano del ferro, ma allo stesso tempo seminando il panico nel pitturato nemico.

“Ho studiato Dennis Rodman molto attentamente. Io stoppo per non far tornare più il mio avversario in area” confessa il classe 1994 in un’intervista al Corriere dello Sport. Studente del gioco ha appreso le arti della difesa da mostri sacri come il già citato Rodman, il due volte campione NBA Chris Bosh e da un veterano tosto come Taj Gibson. “Voglio essere un giocatore importante anche in attacco quando serve” continua il numero 25 della Virtus Segafredo Bologna, il quale non manca di ricordare quanto il contributo su entrambe le metà del campo sia fondamentale per essere riconosciuto come giocatore di alto livello nella pallacanestro. Il magister vitae di Jordan Mickey però rimane papà James, giocatore mitico della NCAA che al piccolo figliolo ha ricordato di come per vincere in questo sport servano tre aspetti importanti: difesa, energia e rimbalzi. Infatti al termine del successo sulla GeVi anche Mickey è voluto tornare su questo fondamentale citando una massima mai banale: “Le partite si vincono in difesa, non in attacco”, una specialità delle squadre allenate da coach Scariolo.

Infine Jordan ci ricorda anche un lato sensibile e fondamentale della disciplina: i bambini. Lui che ha fondato la WrightWay Builds A Future Foundation dice: “Le persone ci guardano e cercano una guida, in particolare i bambini. Ci vedono fare sport, quell’esempio può portarli lontano dai guai. Mostriamo ai piccoli che il crimine non è il modo di vivere”.

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