Costanza, determinazione e un dominio su entrambi i lati del campo sono stati i fattori chiave per ottenere una convincente vittoria in trasferta nell’ultimo turno di campionato. Il responsabile principale di questo trionfo è senza dubbio Bruno Mascolo (Bertram Derthona) vincitore di entrambi i premi come miglior giocatore e miglior italiano grazie a 2.071 voti complessivi (rispettivamente 1.123 e 948). Alle sue spalle sono finiti Nazareth Mitrou-Long (Germani Brescia, 1.027 voti) e David Cournooh (Vanoli Cremona, 774 voti come MVP e 774 come Best ITA) nella categoria MVP, a cui si aggiunge Diego Flaccadori (Dolomiti Energia Trentino, 627 voti) come terzo italiano in gara.

Avere fiducia in se stessi non è sinonimo di essere arroganti, fidarsi dei propri mezzi significa sapere di poter dare il massimo alla propria squadra ottenendo il risultato prefissato. Se alla consapevolezza di possedere qualcosa di speciale, ci si aggiunge la ‘cazzimma’ – obbligatoria se si è originari della Campania – ecco che all’improvviso compare il lampo di genio: si accende la proverbiale lampadina e una normale serata di pallacanestro si trasforma in una pièce teatrale in quattro atti dove il protagonista rimane il medesimo, ma lo spettacolo propone un climax crescente di emozioni. Dopo nove partite in cui Mascolo non è mai riuscito a toccare la doppia cifra alla voce punti e solo in quattro di queste ha disputato oltre dieci minuti, la sua gara contro la Fortitudo Bologna è stata un’iniezione di fiducia per se stesso e per l’intera squadra. Il classe 1996 ha stabilito il suo massimo di punti in Serie A segnandone 21, frutto di una serata quasi perfetta al tiro conclusa con 9 tiri a segno su 11 tentati (7/8 dalla media, 2/3 da oltre l’arco, 1/2 a cronometro fermo); la sua festa sul parquet è stata una mezz’ora di intrattenimento anche per i compagni, serviti in 5 occasioni per mandarli a canestro e nel mezzo ha contribuito anche con una manciata di rimbalzi, un recupero e 3 falli subiti per il 25 di valutazione complessivo, anch’esso suo massimo in carriera per la Serie A.

Giocate da highlights quelle di Bruno Mascolo che ha sentito tutta la fiducia di coach Ramondino e ha voluto regalargli una serata indimenticabile mostrando di quale pasta è fatto il suo playmaker. Il numero 14 della Bertram è stato un moto perpetuo per tutti i 31 minuti spesi in campo, un’arma letale in uscita dai blocchi utilizzati sia per far partire la sfera in direzione canestro sia per servire il compagno libero nell’angolo o con una giocata in pick and pop. La fortuna di condividere il campo con due specialisti come Daum e Macura ha inciso sulla sua sicurezza all’interno della partita, trovando spesso due alleati a cui lasciare la patata bollente in situazioni di raddoppio in cui era impossibile provare una conclusione; d’altra parte però non ha solo aggirato l’ostacolo servendo l’assist, ma ha provato la giocata che l’avversario non si sarebbe aspettato come la penetrazione con schiacciata (canestro dell’8-19) e il ‘fade-away’ di stampo Bryantiano nel secondo quarto con cui ha doppiato nel punteggio gli avversari (canestro del 22-44). Il pubblico amico si sta sfregando le mani in attesa di vedere uno show targato Mascolo tra le mura del PalaEnergica, sebbene attualmente non disdegni osservarlo sul piccolo schermo come protagonista delle vittorie di Derthona.

La stagione del 25enne da Castellamare di Stabia è una girandola di emozioni: nonostante sia tra i meno utilizzati (solo 16.2 minuti di media, 8° di squadra) è di sicuro un punto fermo della Bertram con 16 partite su 16 disputate, tutte quante cominciate in quintetto a dimostrazione della fiducia di cui gode. Alla sua prima vera stagione nel massimo campionato (escludendo le brevi apparizioni con la Manital Torino nel 2015-2016), Mascolo si sta distinguendo come jolly all’interno del roster grazie alla sua capacità di adattamento in entrambi ruoli di guardia e playmaker. Quando coach Ramondino necessita di punti in uscita dai blocchi o triple per spaccare la partita, può contare su di lui altrettanto se serve un giocatore che sappia gestire i possessi in fasi concitate, a testimonianza della sua lungimiranza e sangue freddo nelle decisioni. Curiosità sull’annata di Bruno Mascolo: in entrambe le gare contro le compagini bolognesi è andato in doppia cifra (12 vs Virtus Segafredo Bologna e i 21 di questa giornata) risultando tra i migliori di Tortona e proprio nell’ultimo turno ha superato il suo massimo in carriera per minuti giocati (28, prima dei 31 di Domenica) stabilito nella sfida contro la Virtus.

Sito Ufficiale Lega Basket