Soltanto una maiuscola prova di carattere e di gioco corale potrebbe regalare il successo alla Libertas. Domani infatti si torna in quella “Tensostruttura” e dinanzi al quel pubblico rumorosissimo che due anni fa furono indigesti al quintetto di coach Ferrara in gara 2 della finalissima play-off, penultimo atto di un emozionantissimo epilogo. Sul parquet adranita, nonostante tutto, si può vincere.

Lo dimostrano i risultati di questa stagione (grandi imprese ma anche alcune sconfitte) e i precedenti fra le due squadre. Nella serie C 2009/2010, infatti  Alcamo dopo aver perduto al PalaTreSanti si impose nel girone di ritorno in casa dell’Adrano ottenendo la salvezza. Gli etnei, che allora vennero condannato, anche adesso sono all’ultima spiaggia o comunque di fronte all’ultima possibilità di centrare i play-off ed evitare i play-out. Gli alcamesi dal loro canto devono dare un segnale forte in vista della post-season. La Libertas, che proviene da una sequela lunghissima di assenze e defezioni in gara e in allenamento, domani dovrà fare a meno del “granatiere” Vukoja che ne avrà per un’altra decina di giorni.

All’andata fu una bella partita e coach Bonanno, seppur dovette alzare bandiera bianca, riuscì a dare fluidità e coralità al gioco di una squadra appena rimasta orfana di Whatley. Adrano – Libertas per il tecnico adranita ha anche l’odore del derby. Giorgio è infatti nato e cresciuto a Mazara del Vallo, stessa provincia con Alcamo da cui dista alcune decine di chilometri.
Per tutti, domani, sarà una durissima “Prova della Verità”