La Pallacanestro Palestrina è lieta di comunicare il perfezionamento dell’accordo in prestito fino al termine della stagione con l’atleta Matteo Santucci.
Giocatore classe 1998, dunque nel novero degli “under”, andrà a rinforzare il roster a disposizione di coach Ponticiello senza intaccare le rotazioni dei senior.
Figlio d’arte di scuola Tiber, ha sottoscritto in estate un biennale in Serie A2 con l’Aurora Jesi, società dalla quale proviene dopo aver collezionato 10 minuti di media con 48 punti totali. Prima grande esperienza dopo un campionato di Serie B di livello a 14 pt di media che ha contribuito in maniera netta alla salvezza anticipata della Tiber. Tra i suoi exploit in particolare i 28 punti rifilati a Cagliari col 100% al tiro.
Guardia-Ala di 194 centimetri, possiede un fisico possente ed atletico ma pur essendo un buon difensore si distingue per le sue infinite doti balistiche che ne fanno un tiratore di striscia a tratti disarmante.
Dal vivaio di una blasonata e ricca di tradizione società romana, il passaggio di poche decine di chilometri a un realtà altrettanto storica ed emozionante come quella prenestina, portando in dote tecnica e qualità per mettersi all’opera anche in un campionato di vertice e aggiungere uno step al suo processo di maturazione.
A Matteo il più caloroso benvenuto nella famiglia arancio verde ed un ringraziamento alla società Aurora Basket Jesi per aver permesso l’operazione.
Dopo l’arrivo in Serie B di altri validissimi giovani dalla Serie A2, diventi la risposta di Palestrina alle concorrenti. Eri già a conoscenza del livello competitivo in questa nuova avventura?
“Non c’è stato bisogno di spiegarmi troppi particolari quando il mio agente mi ha fatto il nome di Palestrina, conosco benissimo il posto, la realtà e dove sarei andato ad esibirmi. Credo che come gli altri ragazzi che si sono mossi in questo periodo arrivo per mettermi a completa disposizione del coach e dei compagni, tanti li ho affrontati e conosco personalmente, altri meno ma sono atleti di altissimo livello e soprattutto di grande esperienza, avrò molto da imparare da loro.
Ci sono molte squadre già forti che si sono rafforzate, io sono stato preso per migliorare e aiutare il gruppo che c’è senza rompere alcun equilibrio”.
Tra i vantaggi anche approdare in una realtà vicina a Roma e che te hai ben conosciuto in questi anni. Cosa significa scegliere Palestrina per un prospetto di un’importante società romana?
“Riavvicinarmi a Roma è un vantaggio ma che non ho preso in considerazione per la mia scelta, non era di certo un problema stare fuori, ma ho accettato Palestrina per la sicurezza che mi dava questa società. Per me è una soddisfazione, ma non ho ancora dimostrato niente e devo soprattutto continuare a crescere, penso innanzitutto a lavorare e con la speranza a fine anno di vederne i risultati…con Palestrina che magari possa migliorare l’ultimo risultato raggiunto”.

Fonte: Ufficio Stampa Pallacanestro Palestrina