Un nuovo capitolo va arricchire il caos nel quale è piombata nelle ultime 24-48 ore la Pallacanestro Cantù. Con la questione Pashutin ancora da capire a fondo, con il coach russo che, in pratica, se n’è tornato nel suo Paese senza autorizzazione, sedendo già in panchina con l’Avtodot Saratov, ci sono sviluppi anche sul fronte societario.

A riportare la notizia è il Corriere di Como, secondo il quale, nella serata di ieri, al patron Dmitry Gerasimenko è arrivata un’offerta ufficiale d’acquisto della società canturina da parte di un non ancor precisato gruppo statunitense; offerta che verrà valutata da Gerasimenko nelle prossime ore. Alla corsa per l’acquisizione della società, aggiunge sempre il Corriere di Como, partecipa anche un gruppo svizzero, il quale però non ha ancora presentato un’offerta formale.

Un ulteriore fronte di problemi riguarda gli stipendi non pagati ai giocatori. Nella giornata di ieri, infatti, è arrivato il duro post via Instagram di Ike Udanoh: “Questo è il nostro lavoro. Non lo facciamo gratis. Mi piacerebbe vedere cosa farebbero tutte queste persone a cui piace parlare, se dovessero andare tutti i giorni al lavoro, per mesi, senza essere pagati” – si legge – “Noi così ci prendiamo cura delle nostre famiglie, come succede in ogni altro lavoro. Pensate prima di fare commenti su cose di cui non siete informati“.

Dalla Corea del Sud, dove veste attualmente la maglia dell’Anyang K.G.C., torna a farsi sentire anche l’ex Randy Culpepper, stavolta via Twitter: “Sto ancora aspettando il resto dello stipendio della scorsa stagione. Il Bat mi ha dato ragione da almeno 1-2 mesi ma ancora non ho ricevuto nulla“.