Il presidente della Pallacanestro Trieste, Mario Ghiacci, ha rilasciato una lunga intervista a Il Piccolo, nella quale ha toccato svariati argomenti, a cominciare dalla situazione degli abbonamenti dei tifosi. “Proveremo ad andare incontro ai nostri fan, essendosi chiuso in anticipo il campionato” – ha spiegato – “Come? Ancora non lo sappiamo ma ci stiamo lavorando, e abbiamo trovato alcuni partner commerciali che potranno darci una mano. Non ho notato malumori particolari tra i nostri tifosi, ma sentiamo di avere un debito nei confronti di chi, con fiducia, lo scorso anno ha sottoscritto la tessera“.

Ghiacci analizza poi la situazione attuale e quella futura: “Per quanto riguarda la prossima stagione, abbiamo bisogno di certezze, non speranze. Perciò nella costruzione del budget e nelle scelte che faremo in fase di mercato, dovremo essere molto più che rigorosi. Abbiamo chiuso i conti dello scorso campionato e messo la Pallacanestro Trieste in sicurezza. È stata dura e direi che è stato il periodo più intenso da quando sono in questa società. Voglio ringraziare tutti, dipendenti, giocatori, addetti ai lavori, che hanno condiviso questa direzione e mi hanno seguito sulla strada del rigore. Sistemata la questione costi posso concentrarmi sui ricavi“.

Sulla questione porte aperte o meno, il presidente degli alabardati è chiaro: “Il basket senza pubblico, a porte chiuse, non è sostenibile. Noi lo scorso anno abbiamo avuto più di 4.000 abbonati e una media di quasi 6.000 spettatori. Ora cosa succederà? Non sappiamo neppure se cominceremo a porte aperte o se la capienza dei palazzetti dovrà essere ridotta in maniera sensibile. Per questo, alla voce pubblico, in questo momento a bilancio ho segnato zero. L’unica cosa che posso fare è non fare affidamento sugli incassi derivanti dal botteghino“.