Un giocatore più volte cercato e finalmente aggiunto al roster in quest’annata di C Silver per la PromoBasket Marigliano, Antonio Rizzotto ha raccontato ai microfoni di TuttoBasket in esclusiva la nuova realtà in cui si è ritrovato quest’anno e le emozioni di questa stagione in C Silver, senza tralasciare il momento buio che l’ha accompagnato nella sua ultima annata ad Ischia.

– Ciao Antonio un inizio dirompente della Promobasket vi ha portato nel terzetto di testa del campionato. Marigliano potrà dire la sua per tutto il campionato?

“Siamo partiti forte e ci ritroviamo tra le prime tre forze del campionato, ma non vogliamo di certo fermarci qui: dobbiamo aumentare i ritmi e la qualità delle nostre partite e solo così potremo continuare a dire la nostra. Se ci sarà la voglia in palestra durante la settimana e saremo tutti disposti al sacrificio, potremo continuare ad essere protagonisti nella corsa ai playoff.”

– Inutile non parlare anche del tuo passato ad Ischia per te che sei un isolano doc. Ci puoi dire qualcosa in più sulla vicenda che ti ha allontanato dai tuoi colori preferiti?

“Per quanto riguarda il “caso” Cestistica Ischia, nel corso della scorsa stagione io ero in disaccordo con la scelta presa dalla società di mantenere Russelli al timone come allenatore e contemporaneamente in campo come giocatore. Parlai di questi miei dubbi, ma la società mi rassicurò. La stagione partì e dopo svariate sconfitte per una cattiva gestione della squadra, io decisi di non proseguire più il cammino con i miei compagni. Proprio in quel frangente la Promobasket mi chiamò già a gennaio nella finestra di mercato ancora aperta, per proseguire il campionato con loro. La Cestistica decise di non rilasciarmi il nulla osta e per questo motivo sono dovuto rimanere fermo per ben 7 mesi!”

– Un nuovo ambiente quindi per te quello di Marigliano, che si nutre da sempre di tanta palla a spicchi. Pesa di più il pallone sul parquet del PalaNapolitano?

“Sarebbe sbagliato non dire che il peso della palla e delle scelte sia maggiore in questa stagione, anche perchè il progetto che Marigliano ad inizio anno mi ha presentato è stato molto stimolante e mi inorgoglisce ogni volta che ci penso. All’inizio la pressione mentale c’è stata ma, dopo aver conosciuto le persone di questo ambiente, tutto si è dileguato molto in fretta. Per me è un onore indossare questa canotta e la nostra imbattibilità casalinga dimostra proprio che tutti noi venderemo cara la pelle per onorare la fiducia che la società ci ha dato.”

– Hai quasi sempre militato nella serie D regionale negli ultimi campionati giocati. Trovi differenza tra il basket di serie d è quello di serie c di quest’anno?

“La differenza tra le due categorie si sente, si è avvertita soprattutto nelle partite contro Benevento e Caserta, due formazioni che hanno dei roster forti e competitivi con giocatori che hanno militato in categorie ancora più importanti. Lì la differenza tra serie C e serie D si sente molto. Bisogna però avere grande rispetto non solo per le corazzate del girone ma anche per tutte le altre formazioni che abbiamo affrontato e che affronteremo durante questo nostro cammino.”