Dopo i molteplici rinvii per l’emergenza sanitaria, il basket campano è pronto a ripartire nei prossimi giorni con i primi match di serie C Gold e serie C Silver. Nonostante le tante rinunce pervenute alla federazione, il campionato di C Silver partirà in sicurezza e con tante formazioni che si giocheranno lo slot per la promozione. Tra tutte le squadre pronte alla bagarre del campionato, Grizzly Pignola è pronta a divertire e a vendere cara la pelle, nonostante alcune formazioni molto più blasonate, che dovranno però ben guardarsi dalla squadra lucana. L’orgoglio potentino e un roster di tutto rispetto saranno le armi in più in un campionato così ridotto, con impegni ravvicinati e con una formula molto concentrata, dove sicuramente le motivazioni faranno la differenza.

Simone Ginefra e Francesco Villano, due giocatori della squadra lucana, hanno rilasciato alcune dichiarazioni per Tuttobasket.net sulla ripresa del campionato e sulle emozioni per il ritorno sul parquet dopo un anno.

– Simone finalmente si riparte dopo un anno contraddistinto dalla pandemia che ha portato non pochi problemi anche all’ambiente cestistico. Quali sono le sensazioni per questa ripartenza?

“È stato un anno molto lungo che ha bloccato i campionati ma soprattutto la vita di ognuno di noi: anche le varie attività, comprese quelle ristorative come la mia, hanno subìto dei colpi molto duri. Per ciò che riguarda la pallacanestro è stato davvero difficile, anche semplicemente allenarsi tutti insieme, ma la federazione ha spinto per la riapertura dei campionati e ci ha dato una grossa mano, seppur tutte le partite saranno a porte chiuse. Sarà come giocare tante amichevoli, ma è un segnale importante per il ritorno alla normalità”.

– Dopo la grande cavalcata di due stagioni fa con Basilicasport, culminata con la vittoria del titolo in finale, credi che questa annata possa essere di nuovo quella giusta per guardare tutti dall’alto?

“Due anni fa è stata un’esperienza particolare perché ho ritrovato tanti amici, con i quali abbiamo costruito una grande squadra e un gran progetto che però purtroppo per varie motivazioni non è potuto proseguire. Sapevo già che avremmo avuto grandi chance di vincere il campionato, soprattutto per il gruppo unito e compatto. Quest’anno ci sono molte pretendenti alla vittoria finale, roster molto più attrezzati di noi, prima tra tutte Sala Consilina: quando si va in campo però è tutto diverso. Il vero obiettivo è ridare spolvero al movimento cestistico della nostra regione poiché tante realtà importanti sono sparite nel corso degli ultimi anni”.

– Inutile puntualizzare che la tua squadra potrà contare su un giocatore di grande esperienza e dal talento fuori dal comune per questa categoria come te. Quanto conterà in un campionato del genere, la coesione e l’affiatamento all’interno dello spogliatoio?

“Io metterò in campo tutta la mia esperienza, ma gli anni passano per tutti. Mantenersi in forma ed allenarsi sarà fondamentale, sempre nel rispetto nelle normative che ci sono state impartite. Riusciremo anche quest’anno a fare bella figura e sicuramente io darò il mio contributo, come ho sempre fatto nelle annate precedenti: stare vicino ai più giovani e dare nuovo vigore alla pallacanestro lucana saranno i miei obiettivi principali in questa stagione”.

 

Altro giocatore simbolo della squadra lucana è sicuramente il tiratore Francesco Villano, ex giocatore della University Basket Potenza, carico per questo inizio di campionato.

– Francesco l’inizio è alle porte e tra poco meno di una settimana ci sarà l’esordio tanto atteso. Cosa pensi di questo campionato ridotto? Quali potrebbero essere secondo te le insidie per te e per i tuoi compagni nelle prossime settimane?

“È stata un’attesa estenuante per tutti, me compreso, ritornare sul parquet è sicuramente un’emozione bellissima. Per me sarà ancora più bello poiché sarà il primo campionato di serie C in carriera. Approcciarmi ad un’avventura del genere, sarà sicuramente molto stimolante. Per ciò che riguarda le possibili insidie, credo che ad un’età matura sia necessario allenarsi e non farlo potrebbe essere un grave problema, soprattutto per la caratura della competizione. Sarà tutto più facile grazie ad i miei compagni, con cui ho avuto il piacere di condividere lo spogliatoio in diverse esperienze che ho potuto fare negli scorsi anni. Ci saranno tanti avversari preparati, anche per il blasone del movimento cestistico in Campania che è sempre molto importante. Non ci spaventa nulla:  la nostra coesione e la giusta preparazione ci permetteranno di affrontare tutti senza timore”.

– La ripartenza dopo molti mesi di inattività è un ostacolo molto grande, soprattutto per specialisti al tiro come te. Quale è stata la difficoltà più grande incontrata dopo l’inizio degli allenamenti?

“Sarà complicato il ritorno sul campo, soprattutto per come piace giocare a me: sarebbe bello pensare che le percentuali e la fiducia al tiro siano come andare in bicicletta. In parte è così, ma c’è bisogno di tanto allenamento in palestra per essere un realizzatore affidabile, più che un tiratore. La dedizione all’allenamento fa tutta la differenza nello sport e soprattutto nella pallacanestro: questi ultimi sono stati mesi difficili in cui non è mai stato possibile allenarsi”.

– Negli ultimi anni il basket lucano è prepotentemente tornato alla ribalta e anche il tifo in casa e trasferta è stato un fattore determinante per le squadre in cui hai militato. Quanto sarà difficile abituarsi ai match senza il calore dei tifosi?

“Sulla questione del tifo mi preme aprire una parentesi importante, poiché questa è stata una componente che ha sempre caratterizzato la città di Potenza e l’ho vissuta sia nel calcio che nella pallacanestro, sia maschile che femminile. E’ un orgoglio per me poter dire che sono stati tanti i tifosi che hanno riempito i palazzetti nelle partite decisive, ma soprattutto in quelle che contavano meno. C’è sempre stato un calore enorme, tanti sono stati gli episodi impressi nella mia memoria, il più bello sicuramente è legato alla trasferta di Roccarainola di due anni fa in un turno playoff. Nonostante la mia squalifica, ricordo una marea di tifosi che invasero il palazzetto avversario, un’emozione indescrivibile. Immagino il campionato di quest’anno e il grande calore anche del pubblico campano che ho potuto ammirare negli ultimi anni: pensare ai palazzetti deserti, fa davvero tanto male. Il nostro è uno sport che merita voce e tanto calore, tutto questo mancherà e non poco”.

(Fonte Foto: Francesca Santoro)