Stoppato in primavera dai saliscendi dei quarti di finale, addirittura iniziati espugnando la tana monegasca dei futuri campioni, il Buducnost, salito domenica al secondo posto di ABA Liga (5-1 il bilancio), può quest’anno serenamente avviarsi a ricavalcare l’Eurocup verso il traguardo, e non solo a sognarlo, accendendo mercoledì alle ore 19 le luci dello Sportski Centar Morača di Podgorica contro la Segafredo. Su quel parquet ci ha appena lasciato le penne Valencia, tra le più attrezzate della competizione, picconata negli ultimi assalti, perchè il Buduscnost non ha fatto tutto bene ma è bastato per sprintare, in quel modo beffardo e crudele.

Una sfida che in questa Eurocup omaggia, secondo liturgia, due squadre accomunate da un offensive rating di qualità (seconda Bologna 120.6, terza Podgorica 117.6) semmai divise dal ritmo gara, bianconeri primi con un frenetico PACE di 78, biancoblu ultimi con un più compassato 66,8. Entrambe allineano poca propensione al tiro dall’arco, ultima la Virtus, penultimo il Buducnost, che tenterà l’attacco con Justin Cobbs, abile a costruirsi la conclusione dal palleggio, con l’esperto D.J. Seeley, temibile dalla lunga e con Willie Reed, già nel primo quintetto della scorsa Eurocup, i tre violini del coro. Da Milano è arrivato pure Vlado Micov, trentaseienne che distilla esperienza rimirando, dodici anni dopo, freschi flashback di un ambiente che conosce e di una competizione che già ha vinto ai tempi del Galatasaray. Il basket alla baionetta della Seagfredo vorrà magari alzare i ritmi contando che i montenegrini spremono 13 minuti dalla panchina e 27 dal quintetto, il quale governa però quasi il triplo dei punti segnati (58.5 vs 20). Sulle rive del lago di Scutari la Bologna, ferita dal campionato, resta la favorita ma Podgorica ha fatto covare l’idea che vedremo una serata poco monotona. Per puntare decisa allo scalpo, e non solo della Virtus, nella capitale del Montenegro ci s’è attrezzati richiamando coach Aleksandar Dzikic, già alla guida del Buducnost fino al 2018 ed oggi forte d’un organico folto da immolare anche sul fronte logorante dell’Eurocup, competizione che il club gioca per la quindicesima volta negli ultimi diociannove anni.

 

Comunicato a cura di: Ufficio Stampa Virtus Bologna