“Per il passionale popolo canturino, unico nel suo genere, quella con l’Olimpia Milano è sempre stata la sfida per antonomasia: la partita delle partite, il duello dei duelli, il derby dei derby. Lo dicono in coro storia, trofei e rivalità. Dall’indimenticabile finalissima di Coppa Campioni di Grenoble al più recente quarto di finale di Coppa Italia disputato a Firenze, un ricordo ancora fresco per la comunità biancoblù; passando per la più recente impresa del 5 gennaio 2020, con il Forum di Assago espugnato da Cantù contro ogni pronostico. In mezzo un mare di derby, 171 in totale: tanti sono stati i confronti tra le due compagini, protagoniste nel corso dei decenni di epiche battaglie sia in campo nazionale che internazionale. […]

Quella di domenica, palla a due alle ore 18:00, sarà senz’altro una partita speciale per coach Piero Bucchi, grande ex della sfida. Il capo allenatore dell’Acqua S.Bernardo ha guidato Milano tra il 2008 e il 2011, conquistando 55 affermazioni in 94 partite di Serie A; considerate anche le presenze in EuroLega, il conto dei suoi successi sale a 69, su 130 gare totali tra campionato e coppe europee, per una percentuale di vittorie pari al 53%. Oltre a Bucchi, gli altri ex nell’organico biancoblù sono il già citato La Torre e Andrea Pecchia; entrambi, però, con un passato molto meno luminoso rispetto a quello di Bucchi. Da non dimenticare, infine, il trascorso all’Olimpia dell’assistente allenatore Marco Gandini, in biancorosso in veste di responsabile del settore giovanile, dal 2009 al 2012.

«Affrontiamo la squadra migliore del campionato – ha dichiarato coach Bucchi in sede di presentazione – e che ha davvero tutto, a partire dall’allenatore, a mio avviso il migliore in Europa. Loro sono un gruppo con tantissimo talento nelle individualità, quindi a noi non resta che andare al Forum per provare a fare una partita per certi versi sfacciata, coraggiosa e di grande intensità, proprio per cercare di tenere testa a una formazione che, oltre alle evidenti qualità tecniche, gioca molto bene assieme. Dovremo prestare particolare attenzione ai loro uno contro uno e, da parte nostra, dovremo essere abili nel muovere bene il pallone in attacco. Inoltre, dovremo riuscire a essere anche pazienti, perché di fronte a noi troveremo una difesa molto attenta a occupare l’area e ogni spazio» ha concluso il capo allenatore di Cantù. […]”.

Fonte: ufficio stampa Pallacanestro Cantù