Diego Flaccadori, reduce da un gran finale di partita contro la Fortitudo, ha parlato ad Andrea Tosi su “La Gazzetta dello Sport”, iniziando dal suo cambio di ruolo da guardia a playmaker che fa gioco e punti: “La considero l’evoluzione del mio modo di stare in campo, frutto della visione di coach Trinchieri che nella passata stagione mi ha spostato in regia. Ma per proseguire in questo processo avrei dovuto giocare molto dipiù di quello che facevo a Monaco, perciò, ho deciso di tornare a Trento, un posto dove sono di casa e che mi fa sempre sentire a mio agio. Oltre ad avere più minuti, posso continuare a frequentare le coppe europee”.

Appena tornato in Italia, ‘Flacca’ guarda però già al futuro: “Sono qui in prestito, il mio contratto appartiene al Bayern e va in scadenza nel 2023. Cosa farò dopo? Non dipende solo da me, ma adesso non voglio pensarci troppo. Se penso invece all’obiettivo sportivo, ricordo che Trento da quando è salita in Serie A ha sempre centrato i playoff. Perciò è in quella parte della classifica che vogliamo rimanere e consolidarci dentro a un campionato difficile con tante squadre competitive per entrare nelle prime otto”.

Causa infortunio di Mannion, inoltre, Flaccadori è appena stato convocato da coach Meo Sacchetti in Nazionale, un obiettivo che mirava da tempo: “Ci speravo. È un bel momento per me, torno in azzurro dopo l’ultima apparizione datata 2019. Sono orgoglioso di far parte della squadra uscita alla grande dall’Olimpiade. Non ero nei 16 ma conto di essere nei 12 per le partite con Russia e Olanda. Sono carico e motivato”.

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