Un primo passo verso la stagione 2020/2021, quella dell’auspicata rinascita dopo il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria. Per la Luciana Mosconi Ancona lo compie il GM Alessandro Stecconi a nome dell’intera Società. Il Dirigente dorico è intervenuto all’interno del podcast “Immarcabili” che settimanalmente affronta i temi del basket marchigiano e delle sue squadre di Serie B. Cinque domande, le stesse poste a ognuno dei rappresentanti della B delle Marche, mirando direttamente al nocciolo della questione: la stagione 20/21.

La prima domanda è quella più diretta. La tua squadra sarà ancora in Serie B nella prossima stagione?
“Si. E questa risposta non è data solo dall’ottimismo e dalla volontà ma è anche realismo dettato da dei passaggi che abbiamo fatto con il nostro main sponsor, Luciana Mosconi che ringraziamo. Quindi c’è la ferma volontà di continuare nella categoria e cercare di onorarla e difenderla cercando di fare ovviamente meglio di quello che siamo riusciti a fare quest’anno. Naturalmente ci sono delle incertezze e tanti punti interrogativi che non dipendono da noi ma dalla situazione che tutti oggi conosciamo. Ma da un punto di vista di presenza e di conferma mi sento di dire che la Luciana Mosconi c’è.”

Come avete deciso di risolvere la questione  stipendi di giocatori e staff per chiudere la stagione 19/20?
“Auspicavamo che si arrivasse a un accordo nazionale tra LNP, FIP e GIBA.  Questo semplicemente per non avere discrezionalità e asimmetrie di comportamento che in questi passaggi sono sempre molto gravi. Non abbiamo mai avuto situazioni di difficoltà nell’onorare gli impegni presi, sia nelle stagioni passate sia in questa. L’auspicio era che si riuscisse a trovare un accordo, così non è stato, però abbiamo delle linee guida. Assicurare il 70% ai giocatori e poi andare a fare trattativa privata con tutti. Gestiremo la fine della stagione in maniera ordinata, lo stiamo peraltro già facendo, e andremo ad avere questi due capisaldi, il 70% e poi ad analizzare la situazione con ognuno fino ad arrivare alla chiusura. Ho già detto ai giocatori che cercheremo di fare il meglio possibile per arrivare a un punto di incontro che possa accontentare tutti.”

Quali possono essere le azioni concrete che magari la FIP può mettere in pratica per venire incontro alle Società in questa fase?
“La situazione più delicata per quanto ci riguarda non è per la chiusura di questa stagione. I giochi sono ormai fatti. Per via della conclusione anticipata abbiamo già un notevole risparmio su tutti i fronti. Ad esempio sui costi dell’affitto delle strutture, sui costi logistici, inoltre la FIP ha già decurtato le tasse gara per le partite non disputate e ha messo a disposizione complessivamente 4 milioni di euro che consentiranno di risparmiare su alcune tassazioni. A noi serve soprattutto chiarezza nel cercare di capire come costruire una cosa sostenibile per il futuro. Non si può pensare adesso di andare a risparmiare 1000-2000 euro quando sappiamo tutti che per via della chiusura abbiamo speso meno del previsto. Quindi il problema è semmai di cercar di capire come costruire regole sostenibili per il futuro in un quadro economico e sociale che oggi è stravolto. Noi abbiamo, come tutte le Società, una serie di sponsor minori che ci consentono di completare a comporre il budget, e averli da qui in avanti sarà molto difficile. La nostra preoccupazione è di andare a cercare delle regole diverse per il futuro. Servirà fare un campionato a meno squadre? bloccare le retrocessioni? visto che il campionato forse inizierà in ritardo con incertezze di budget e con un mercato giocatori con grandi interrogativi. Dobbiamo concentrarci tutti su come costruire regole sostenibili per il futuro andando, se servisse, anche fuori dagli schemi. Può essere utile abbassare i parametri per un giocatore? visto che un senior costa 6mila€ . Le idee possono essere tante. La nostra concentrazione è dunque incentrata su questi concetti, non su come chiudere la stagione. Quello non è un problema.”

Che impatto potrebbe avere eventualmente un ripartenza a porte chiuse?
“Noi abbiamo un main sponsor che investe sulla nostra Società ormai da 4 anni con la prossima stagione. Lo fa perchè vuole investire sulla città e sullo sport della città, quindi è più per una sorta di vocazione sociale che per visibilità. E in questo siamo molto fortunati . Se ci dovessero essere due o tre mesi di gare a porte chiuse noi lo faremo grazie a questa grande disponibilità. Non è però così per tutti. Quindi immaginare un campionato che si basa sulla ricerca di visibilità da parte degli sponsor sul campo di gioco è quasi impossibile. Dal nostro punto di vista nulla cambia e ci saremo  anche dovessimo giocare a porte chiuse, però immaginare un campionato di Serie B addirittura interamente senza pubblico sarebbe meglio saltare l’intera stagione.”

A livello tecnico da quali punti fermi andrete a ripartire?
“Abbiamo già parlato diverse volte con Stefano Rajola e per noi è assolutamente una certezza. Da lui quindi sicuramente ripartiremo per costruire la programmazione in base a budget e indicazioni tecniche. Lui è sicuramente un punto sul quale ripartiremo dal punto di vista tecnico e non solo.  Avendo quest’anno dovuto correggere in corso d’opera una scelta che ritenevamo fosse stata la migliore,  abbiamo optato verso un allenatore che andasse non solo a coprire le falle di quella nave ma che potesse consentire una continuità tecnica.  Per quanto riguarda i giocatori ovviamente è stata una stagione molto travagliata. Simone Centanni è per noi un giocatore fondamentale ma abbiamo avuto anche altri nomi che  sono partiti in maniera modesta ma che nel corso del tempo hanno avuto valutazioni positive. Andremo a verificarne uno per una. Stefano Rajola è salito in corsa su una squadra non scelta da lui quindi se partiamo da lui è evidente che il tema tecnico andrà programmato con lui. Sicuramente Stefano e Simone sono due punti fermi sui quali vorremo costruire la prossima stagione e attorno a questi due cardini andremo anche a valutare le altre posizioni. C’è però una questione grande come una casa che pesa sulle scelte tecniche. I budget economici e quindi le regole che avremo. Vedremo come sarà il campionato, quale sarà il girone, ci sono talmente tante incognite dal punto di vista di strutturazione del campionato, dei regolamenti, degli adempimenti  che anche delineare un budget e la parte tecnica è davvero complicato in questo momento. Però i primi due pilastri sono questi.”

FONTE: Uff. Stampa Ancona