Dopo l’importante prestazione contro la UNAHOTELS Reggio Emilia, JaCorey Williams della GeVi Napoli è stato il nuovo protagonista della rubrica “5 domande a…”, parlando del passato, amicizie con avversari di Serie A e di come si sta ambientando nella città partenopea.
Nuova città, nuovo team e prima vittoria in campionato contro Reggio Emilia con una bella prova 15 punti e 8 rimbalzi. Che clima si respira in squadra? Hai già provato la cucina napoletana?
“In squadra c’è una buona atmosfera. Stiamo imparando a conoscerci l’un l’altro e vogliamo vincere assieme. Stiamo creando la giusta chimica tra di noi e ciò ci aiuterà più avanti nel corso della stagione. Riguardo la cucina campana, ho provato le specialità classiche e ho trovato che alcuni piatti sono davvero buoni, mi piacciono molto!“
Sei tornato in Italia dopo una stagione in Francia e quella vissuta a Trento dove hai conquistato il premio di giocatore rivelazione dell’anno agli LBA Awards: a Napoli che obiettivi ti poni? In cosa differiscono queste due realtà e come sei cambiato tu nel frattempo?
“Il mio obiettivo a Napoli è aiutare la squadra a raggiungere i playoff. Quest’anno la Serie A è qualitativamente alta, molto impegnativa e piena sia di grandi squadre che di talento individuale. Sotto questo punto di vista, il campionato italiano è simile a quello francese dove però c’è un po’ più d’atletismo. Io penso di poter aver successo in entrambi le leghe con l’allenatore giusto. Sono cresciuto come giocatore grazie alla mia esperienza e voglio continuare a migliorare come passatore per aiutare i miei compagni a ottenere tiri aperti.“
Cinque stagioni fa hai giocato ai Cleveland Charge in G-League al fianco di Muhammad-Ali Abdur-Rahkman, un ragazzo che questa stagione ritroverai da avversario a Pesaro e che ha già segnato un canestro della vittoria importanti nella scorsa settimana contro Venezia: che rapporto hai con lui? Che ragazzo è?
“Muhammad-Ali Abdur-Rahkman è un mio grande amico e sono felice del suo successo a Pesaro. È un ragazzo fantastico che sa giocare ad alto livello e continua a migliorarsi. La Serie A resterà sorpresa da lui“.
L’anno scorso hai avuto modo di giocare contro quella che molto probabilmente sarà la prossima prima scelta al Draft NBA, Victor Wembanyama: vedendolo da vicino che idea ti sei fatto su di lui?
“Wembanyama è qualcosa che il basket non ha mai visto. La sua taglia è un dono di madre natura, non è qualcosa che si insegna come non si insegnano nemmeno quella morbidezza al tiro e la mobilità che ha quel corpo. Stoppare è un qualcosa di naturale per lui. Il cielo è il suo limite e so che tutti sono ansiosi di vedere come crescerà. Il piccolo JaCorey Williams quali consigli darebbe al sé stesso di oggi? Il piccolo JaCorey adesso mi consiglierebbe di rimanere positivo durante la stagione, perché in qualsiasi momento le cose possono prendere una piega molto buona per la squadra. A volte non si sa quando la squadra cambierà mentalità e tutto inizierà a girare. Rimanere positivi e concentrati è il modo migliore per prepararsi a una stagione lunga e difficile“.
Il piccolo JaCorey Williams quali consigli darebbe al sé stesso di oggi?
“Il piccolo JaCorey adesso mi consiglierebbe di rimanere positivo durante la stagione, perché in qualsiasi momento le cose possono prendere una piega molto buona per la squadra. A volte non si sa quando la squadra cambierà mentalità e tutto inizierà a girare. Rimanere positivi e concentrati è il modo migliore per prepararsi ad una stagione lunga e difficile“.
Comunicato e dichiarazioni a cura di Ufficio Stampa Lega Basket.