La Pandemia da COVID-19 ha fermato il basket nostrano fino a nuovo ordine, come del resto è accaduto o sta accadendo in gran parte del mondo, NBA compresa. Alle nostre latitudini, è per così dire ‘esploso’ il problema dei giocatori statunitensi che, o per paura del contagio o per la volontà di voler tornare dalle proprie famiglie (o per entrambe le cose), sono tornati negli States, a volte senza aspettare eventuali autorizzazioni da parte delle squadre detentrici del cartellino.

Questo è il caso, per rifarci alle ultime notizie, di Wes Clark, tornatosene negli Stati Uniti senza attendere l’ok della Pallacanestro Cantù. Della questione ha parlato il GM della compagine lombarda, Daniele Della Fiori, intervistato in proposito da La Provincia: “Clark ha preso questa decisione in autonomia, senza la nostra autorizzazione. Ovviamente ci saranno delle ripercussioni dal punto di vista del contratto“.

Detto ciò, Della Fiori si mette però anche nei panni del giocatore: “È una vicenda particolare in un momento molto difficile e non me la sento affatto di gettargli la croce addosso; ha la famiglia lontana e, come tutti, è preoccupato“. Conclude il GM di Cantù: “Situazioni del genere non possiamo controllarle. Abbiamo saputo della sua decisione a cose fatte e non sarà facile per lui tornare in Italia“.