Sono molti i giocatori che hanno scritto la storia in questi ultimi anni. Su tutti pensiamo a LeBron James, Kevin Durant, James Harden e Stephen Curry.

Quest’ultimo, non ha solo riscritto la storia, ma ha cambiato letteralmente la pallacanestro. Il tiro da 3 è stato introdotto nella NBA nel 1979, ma mai prima dell’arrivo di questo ragazzo era stato considerato un’arma così letale.

Prima di lui abbiamo avuto i vari Allen, Miller, Kerr, giocatori che forse hanno spinto i vari coach a credere ancor di più nell’efficacia del tiro da 3 punti. L’allenatore che ha lavorato maggiormente su questo aspetto è di sicuro Mike d’Antoni, che con i suoi Suns sviluppò il pensiero del “Seven seconds or less”. Non a caso lo stesso Steve Kerr ha ammesso di essersi ispirato proprio a quella squadra, e di sicuro lo stesso Curry ne ha beneficiato.

Perché quindi Curry ha cambiato la pallacanestro? Perché nella NBA contemporanea il tiro da 3 è diventata l’arma principale di praticamente tutte le squadre. Ma il numero dei 30 dei Warriors è un giocatore diverso da tutti gli altri, persino del suo compagno di squadra Klay Thompson.

Infatti sono tanti i cecchini della Lega, Curry non è di certo l’unico, però è l’unico che riesce a fare canestro facilmente anche da 9/10 metri, e spesso con il difensore pronto a contestargli il tiro.

La differenza infatti è proprio qui, Stephen Curry è un giocatore diverso rispetto agli altri perché costringe i difensori a marcarlo anche a ridosso della linea di centrocampo. Si nota la facilità con cui trova il canestro anche dal suo riscaldamento, in cui la maggior parte delle volte riesce a segnare ben 5 tiri consecutivi dalla linea di centrocampo.

Allora in molti si chiedono: “l’unico modo per limitarlo e spostare la linea dei 3 punti qualche centimetro o qualche metro più indietro”, ma la sensazione è che nulla cambierebbe.

Attualmente Curry è al quinto posto nella classifica dei giocatori con più triple segnate in carriera (2175), eppure stiamo parlando di un ragazzo di 30 anni.

In questa stagione ha segnato ben 46 triple con appena 89 tentativi, peccato che le partite giocate siano appena 7.

Inutile negarlo, il gioco nel corso degli anni si sta evolvendo sempre di più, poi sta a voi decidere se in maniera negativa o positiva. E in questi anni colui che ha contribuito di più a questo cambiamento è proprio Stephen Curry.