Quando e come ripartire dopo l’Emergenza Coronavirus è l’interrogativo che assilla un po’ tutti, nell’ambito della vita di tutti i giorni e dello sport. Nel basket, in particolare, ci si chiede come affrontare una situazione che rischia di avere un’impatto negativo, principalmente dal punto di vista economico, per un periodo di tempo al momento ancora non quantificabile.

Il presidente di LBA, Umberto Gandini, ha toccato ancora una volta l’argomento intervenendo nella rubrica ‘Fatti e Misfatti‘ di Paolo Liguori, su TGCOM24. “Indubbiamente la ripartenza costituirà un grosso problema per il basket” – dice Gandini – “Siamo uno sport all’opposto del calcio, nel senso che vive per l’85% dei ricavi provenienti da sponsorizzazioni ed incassi del botteghino ai palazzetti. Nelle prime fasi della ripartenza le porte chiuse saranno la regola e non ci sarà possibilità di vendere biglietti né di mantenere le sponsorizzazioni“.

Viviamo in questa fase una situazione di chiusura per cercare di mettere in sicurezza le società, le quali, però, hanno perdite intorno ai 40 milioni per il fatto di aver giocato meno partite di quanto pattuito. Indubbiamente ci sono società e dipendenti che rischieranno grosso” – continua – “Cosa chiediamo al Governo? Che le aziende che investono nello sport abbiano un ritorno economico“.

Conclude Gandini: “Per lo sport italiano in generale è fondamentale avere un orizzonte, dei termini, capire quando e come tornare ad avere il pubblico sugli spalti. Come Lega Basket istituiremo una commissione che, come intento, affianchi il Governo per implementare le norme che consentiranno la riapertura al pubblico dei palazzetti“.